Mercato dell'arte: BMps prevede un rialzo per la fine del 2011. Per la completa ripresa del settore si punta sull'oriente
Secondo il decimo Art Market Report elaborato dall’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena, il settore si conferma negli ultimi 5 anni ottimo bene rifugio
Spicca la performance a 1 e 5 anni di gioielli e preziosi
L’arte in Borsa (MPS Art Market Value Index e MPS Jewels Market Value Index)è in terreno positivo nell’ultimo triennio, a differenza dei rendimenti negativi espressi da quasi tutti i maggiori indici borsistici internazionali
L’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena ha elaborato il decimo Art Market Report, che sintetizza i risultati del III trimestre 2011 e stima gli esiti del IV trimestre 2011[1], analizzando i soli battuti delle maggiori aste ricorrenti mondiali dell’ultimo quinquiennio. Le stime prevedono una buona ripresa del settore, solo il segmento Post War sconta ancora la crisi di liquidità dei mercati finanziari,ma l’eccezionale exploit dei mercati asiatici infonde fiducia per il futuro.
Questi i principali punti della ricerca:
- Mercato della pittura: nel II semestre 2011 il MPS Global Painting Art Index è previsto in crescita del 17,6%, ma ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2010 (-3,6%) a conferma della fase riflessiva attraversata dal mercato. Nel complesso, la performance stimata del MPS Global Painting Art Index è migliore dei risultati attesi sui singoli comparti a maggior contribuzione (Pre War e Post War), grazie ai positivi risultati delle aste pluri comparto.
- Il tasso di unsold medio, nei primi 9 mesi del 2011 si stabilizza nella regione del 20%, in costante calo dal 2008 (27,4%).
- Nell’analisi per comparti, il Mps Art Old Masters e 19° sec. Index, risulta in flessione nel I semestre 2011 del -12,2% rispetto all’anno precedente, ma è previsto in forte crescita per il secondo semestre ( 134,8% ca. su I semestre 2011) a causa della normale stagionalità del comparto.
- Il comparto Pre War è stimato in ripresa rispetto al I semestre del 2011 (34,7% circa), sebbene il confronto anno su anno rimanga negativo: -8,5% circa.
- Il Mps Art Post War Index rappresenta il comparto maggiormente colpito negli ultimi 5 anni dalla crisi del mercato: nel I semestre 2009 l’indice era già sceso al di sotto dei livelli del 2006 e, secondo stime interne, anche nel II semestre 2011 risulterà ben lontano dal picco toccato nel I semestre 2008.
- La crescita della Cina e delle altre piazze asiatiche sul segmento contemporaneo potrebbe riportare il comparto del contemporaneo ai livelli pre-crisi. Il compratore cinese sembra essere particolarmente interessato ad acquisti speculativi e/o acquisti di status. Come conseguenza, gli artisti cinesi sono in forte ascesa, sostenuti dalla forte domanda locale; crescono per fatturato le case d’asta d’Oriente nella top ten mondiale, sempre più player occidentali cercano di entrare nel nuovo ricco mercato aprendo punti commerciali.
- Preoccupa nel contemporaneo lo stato attuale dell’Italia: in calo sia la quota sul fatturato mondiale (1,9% rispetto al punto di massimo 3,6% del 2009) sia il numero di appuntamenti d’asta, inoltre, nessuno degli artisti italiani compare nella top ten dei records dell’ultimo anno.
- Nel comparto delle “arti minori” il segmento Jewels mostra i tassi di crescita più interessanti, con un progresso del 160,8% negli ultimi 5 anni (I semestre 2011 rispetto al I semestre 2006) e una previsione positiva per il II semestre 2011 ( 30,2% su anno precedente).
- I rendimenti del MPS Art Market Value Index e del MPS Jewels Market Value Index nel periodo settembre 2008 - settembre 2011 sono decisamente positivi (rispettivamente 24,7% e 63,5%) e superiori agli altri indici borsistici nazionali considerati tutti in terreno negativo: SMI (-4,9%), CAC 40 (-36,7%) e Ftse Mib (-54,5%) ad eccezione dello S&P 500 ( 2,7%).
- Dall’inizio dell’anno ad oggi le performance del MPS Art Market Value Index e del MPS Jewels Market Value Index risentono della difficoltà dei mercati finanziari assumendo segno negativo (-13,5% e -20,5%), negative anche le performance di tutti gli altri indici che oscillano tra il -31,9% del Ftse Mib e il -10,7% dello S&P 500.
[1]Le previsioni nel report non tengono in considerazione tutti i risultati delle aste ricorrenti successive alla data del 14 ottobre 2011.